Creare la homepage perfetta

Regole generali
Prima di valutare nel dettaglio quali siano gli accorgimenti migliori per la scrittura in home page, vale la pena ricordare che su Internet la parola è un compendio della grafica, e viceversa, ancora più che su altri medium. Pertanto, in funzione del tipo di comunicazione che si va ad approntare, del target da raggiungere e degli scopi della pubblicazione, si dovrà adeguatamente valutare il carico e i pesi del testo scritto e della pagina. Inoltre, l'altra considerazione di assoluta verità riguarda la forma: indipendentemente dalle altre scelte, infatti, non possono esserci errori d'ortografia o sintassi, per alcun motivo. Dalla presentazione del sito gli utenti decidono se proseguire o meno, e nulla è più disturbante di una pagina con errori evidenti.

L'importante è chi legge
Sul Web è relativamente importante chi scrive: sia esso un amatore hobbista o un professore universitario, il pubblico del Web è disposto probabilmente ad ascoltarlo, a patto di spiegare e specificare quali siano i propri obiettivi e l'autorità con la quale si espongono le proprie idee. Sul Web è fondamentale chi legge: si scrive sempre per un certo pubblico, e ad esso bisogna rivolgersi con il linguaggio, la proprietà e la semplicità che sta cercando. Un sito di alto contenuto scientifico per specialisti potrà avere gli stessi contenuti di un sito divulgativo, ma i tipi di pubblico saranno radicalmente diversi e bisognerà parlare loro in maniera completamente diversa.

Evitare la ridondanza

Come per gli aspetti generali, la grafica e il contenuto, anche per la scrittura bisogna assolutamente evitare la ridondanza: inutili i punti esclamativi perché tutto è importante, inutili le parole tutte maiuscole perché non c'è bisogno di urlare, inutili infine le frasi a effetto fuori contesto o prive di riscontro contenutistico.

Chiarezza sì, banalità no
Nell'impeto della scrittura creativa, uno degli errori più comuni è quello di inventarsi titoli o scrivere paragrafi sull'onda dell'emozione, evocativi, belli, ma inutilmente fuorvianti o peggio ancora criptici per i lettori. Per lo stesso motivo, le sigle vanno evitate se possibile, o almeno sciolte, alla loro prima occorrenza. Ragionamento simile può essere fatto per i termini stranieri o tecnico-scientifici. La semplicità paga sempre. Senza cadere nella banalità: se abbiamo un elenco che prosegue nelle pagine interne, è inutile segnalarlo con "avanti" o espressioni simili. Se si è stati chiari, sarà ovvio proseguire. Allo stesso modo, nei link è inutile scrivere "clicca qui". Ormai l'ipertesto è diventato comune, almeno ai navigatori.

Gli standard editoriali
Uno degli aspetti meno curati nella redazione dei testi Web è quello degli standard editoriali o norme editoriali: quell'insieme di regole che definiscono come si affrontano i vari casi e dubbi sulla scrittura delle parole. Le sigle sono tutte maiuscole o sola la prima lettera è maiuscola? Le parole straniere vanno in corsivo o no? Come si virgoletta un'espressione tipica? E una frase d'intervista? L'insieme di queste norme è tipico delle imprese editoriali, che in tal modo uniformano i loro prodotti a uno standard appunto. Anche nel caso di un sito Web andrebbero stese in precedenza, in modo da presentare un prodotto omogeneo e di qualità.

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